Sembra un sogno, eppure è la realtà. Presentato e attivato nella IV Municipalità di Napoli l’ecocompattatore Garby, la macchina che mangia i rifiuti restituendo in cambio buoni spesa. Ovviamente non è il primo in Italia e ne in Campania, ma finalmente anche la città partenopea inizia ad adeguarsi ai modelli di gestione rifiuti di Germania e Norvegia. Sarà dunque possibile fare spesa pagandola coi rifiuti? Attuata bene, l’intenzione del progetto sperimentale “il rifiuto è una risorsa”sembra essere proprio questa.
La macchinetta mangia rifiuti è ecologica e sostenibile, un piccolo gioiello tecnologico che intende sensibilizzare e incentivare i cittadini nel fare la raccolta differenziata, riducendo notevolmente i costi dell’iter di riciclaggio e nella gestione rifiuti per pubblico e privati.
Tra i diversi punti di forza della Garby c’è la drastica diminuzione delle emissioni di Co2 nell’aria: le macchinette riducono infatti dell’80% il volume dei materiali riciclabili, per poi essere imballati e spediti nelle aziende che li trasformeranno nuovamente in altre risorse.
Tra gli oltre 40 comuni italiani con in dotazione gli ecocompattatori, in Campania sono già presenti a Giugliano, Maddaloni e Caserta.
Alla prima inaugurazione, avvenuta nell’ampio ingresso del supermercato MD di piazza Nazionale, sono intervenuti il Direttore commerciale Garby Gerlando Barecchia, il Presidente della IV Municipalità di Napoli Armando Coppola e l’Assessore all’Ambiente Mariolina Formisano.
La curiosità dei presenti, tra clienti e passanti, è stata notevole, soprattutto durante il primo utilizzo dell’ecocompattatore: il Presidente Coppola ha inserito una bottiglia di plastica, ricevendo uno scontrino con un buono da spendere all’interno dell’esercizio commerciale.
Piacevole anche il clima e l’accoglienza da parte della famiglia Rispo: gli imprenditori, titolari dell’MD e convinti partner dell’iniziativa, hanno offerto prodotti tipici ai presenti permettendoci di raccogliere tutte le dichiarazioni del progetto virtuoso.
Presidente Coppola, nonostante qualche polemica iniziale, i macchinari sono attivi.
«I macchinari sono attivi, ci abbiamo messo più di un anno per capire bene come potesse funzionare e in quello che era il marasma della legislazione per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Ovviamente c’era un po’ di scetticismo da parte delle strutture ad ospitare queste macchinette, che chiamo cosi per semplificare, e devo ringraziare Garby che ci ha dato un supporto nel dipanare il problema legislativo e devo ringraziare la famiglia Rispo dell’MD che ha accolto subito l’invito a partecipare. L’iniziativa sarà dislocata anche su altri centri; ovviamente c’è sempre qualcuno che deve partire, e visto il buono esempio speriamo che altri possano ampliare questo tipo di raccolta».
L’unione dei cittadini sul territorio fa la forza. Questa è spesso la formula vincente per risolvere tanti problemi. Quanto è attiva la IV Municipalità su questo fronte?
«La IV Municipalità, non perché ne sono il Presidente, devo dire che è una Municipalità molto innovativa sotto tutti i punti di vista, tanto è vero che ora partirà un’altra importante iniziativa che riguarda le politiche sociali. E’ ovvio che noi viviamo il territorio, viviamo il quartiere e sappiamo quali sono le esigenze dei cittadini, ma in questo caso ancora una volta Napoli va in televisione per la questione dei rifiuti. Riteniamo che invece i cittadini siamo maturi per poter differenziare e guadagnarci. Noi abbiamo il paradosso di avere la Tarsu tra le più alte in Italia e il servizio tra i peggiori. E’ come se andassi in un ristorante, mangiare malissimo e pagare un conto salato. I cittadini non ce la fanno più, ma soprattutto la gestione dei cassonetti distrugge le attività commerciali o addirittura fa abbassare le quotazioni di un appartamento e di un palazzo. Per cui De Magistris e Sodano questo se lo devono mettere bene in testa: la loro visione della raccolta dei rifiuti è obsoleta. Noi facciamo riferimento a quelli che sono gli standard internazionali di quelli che sono dei paesi riconosciuti da tutti come paesi evoluti per quanto riguarda la gestione dei rifiuti».
Intervenendo con i presenti, il Presidente continua a precisare ai nostri microfoni quanto fatto tra i diversi ostacoli.
«Voglio dire che le intimidazioni, di Sodano e dei suoi accoliti, non ci fanno paura, perché riteniamo di essere nel giusto perché c’è la legislazione che ci da ragione. Non abbiamo paura di esposti alla Procura della Repubblica. Io ho denunciato De Magistris alla Procura della Repubblica e alla Corte dei diritti umani di Strasburgo, perché fa vivere Napoli nelle condizioni in cui tutti siamo e possono vedere com’è la situazione dei rifiuti».
Rivolgiamo qualche domanda alla dott.sa Mariolina Formisano, assessore al Commercio e all’Ambiente della IV Municipalità di Napoli. Come è nata l’idea dei raccoglitori?
«E’ un’idea che il Presidente Armando Coppola stava covando da tempo, e da un anno circa abbiamo intrapreso questo percorso e oggi finalmente siamo arrivati alla prima inaugurazione. Speriamo la prima istallazione di una lunga serie che possono avvenire sul territorio della IV Municipalità».
Sono già stati scelti gli altri punti d’istallazione?
«Li abbiamo già individuati: ci sono due scuole del territorio che hanno già dato il loro consenso. Poi ci sono altri luoghi dove già abbiamo individuato delle manifestazioni d’interesse da parte delle scuole soprattutto, perché questo progetto oltre ad interessare le attività commerciali che hanno lo spazio disponibile per l’istallazione, interesserà anche le scuole. Garby ha un suo protocollo con le scuole, e noi lo riteniamo molto importante questo aspetto perché coinvolgendo i bambini si può iniziare fin da piccoli all’educazione al riciclo».
Quali risposte vi aspettate dai cittadini, da più piccoli ai più anziani?
«Ci aspettiamo un grande successo di questa iniziativa! Il nostro ovviamente ha un’emergenza atavica per quanto riguarda i rifiuti, mi riferisco soprattutto alle zone dell’area industriale, di via Gianturco, dove purtroppo, nonostante gli interventi ripetuti, non riusciamo a risolvere l’emergenza. Quindi ci aspettiamo che questo inizio possa poi essere un viatico per creare sempre maggiore possibilità di educazione e di abitudine al riciclo».
Gerlando Barecchia, Direttore commerciale Garby, com’è nato l’accordo?
«Quest’accordo con la IV Municipalità nasce dalla sua virtuosità, ma facciamo attenzione a una cosa: l’accordo proviene anche dal Comune di Napoli e quindi dall’assessore all’Ecologia. Avviene per avviare un po’ la vostra città a sostenere quella che è l’emergenza rifiuti, cioè noi non è che facciamo grandi cose, però almeno togliamo il disturbo delle bottiglie d’acqua, dei flaconi di detersivo, degli imballaggi plastici, degli imballaggi di alluminio, della banda stagnante cioè tutto il barattolame. Quindi abbiamo già noi sostenuto un intervento imprenditoriale a costo zero per i cittadini, perché queste macchine vengono date ai privati e al pubblico in comodato d’uso gratuito. Il cittadino in questo caso non ne paga il contributo sulla tassa dei rifiuti. E’ un’azienda privata che investe sulla vostra città di Napoli, sul Comune di Napoli, raccoglie questo materiale, da dei buoni ai cittadini come buoni spesa, buoni carburante, buoni libri, perché sono virtuosi e s’impegnano a fare queste cose. Il materiale noi lo portiamo direttamente alle industrie di trasformazione, le industrie plastiche, senza passare per le famose discariche, inceneritori ecc ecc».
Come funziona il raccoglitore automatico di rifiuti?
«Il cittadino si avvicina al macchinario, vede cosa poter conferire, lo conferisce correttamente e alla fine, che sia un packaging, un imballaggio, una bottiglia, un flacone o 100 ottiene dei punti che poi va a spendere nei vari esercizi commerciali».
Signor Rispo, imprenditore e gestore dell’MD di piazza Nazionale, con che spirito ha colto questo invito?
«La nostra iniziativa vuole sensibilizzare la società e i nostri clienti sull’importanza del riciclo, e allo stesso tempo ricavarne un ritorno economico sia per noi che per il cliente. Avendo l’accordo con la Garby, promotrice di questa iniziativa imprenditoriale molto coraggiosa, soprattutto nella nostra città, ci siamo sentiti in dovere di essere partner di questa iniziativa. Cosi oggi abbiamo installato questo eco-compattatore, dove per ogni bottiglia o lattina di alluminio diamo 3 centesimi ai nostri clienti da poter spendere nel nostro punto vendita. Quindi il nostro scopo è sensibilizzare e allo stesso tempo essere imprenditori, cercando di migliorare anche le nostre aspettative. Allo stesso tempo la nostra azienda opera da diverso tempo sul territorio napoletano; fra poco a Giugliano avremo in affidamento uno chalet storico del centro della città, è anche li cercheremo semmai con la Garby di riuscire a sensibilizzare le persone con l’istallazione di un eco-compattatoresulla pizza principale della città. Vediamo se il tempo ci darà ragione».
L’MD è un esempio di esercizio commerciale virtuoso, inserito in un contesto assai frequentato e delicato come quello di piazza Nazionale. Quanto è difficile investire su un territorio problematico?
«Credo che essere commerciante, o qui o in una zona più in auge, non abbia molte differenze. I problemi sono principalmente causati dalle istituzioni, sono loro che devono essere trampolino di lancio per noi imprenditori. Cosa che non avviene sempre. Quindi io sono contento del contesto in cui mi trovo, e sono contento di aver investito qui. Non mi pento di niente».
Vuole lanciare un appello?
«Diciamo che tutti quanti a Napoli siamo poco attenti alla situazione rifiuti, e questa è una grande pecca da parte delle istituzioni, da parte nostra, da parte dei clienti e della società. Dobbiamo essere più attenti e dare più valore a quello che abbiamo veramente: abbiamo una città unica al mondo, che tutti quanti ci invidiano e che però ha pure le sue problematiche da risolvere, che secondo me sono abbastanza semplici da risolvere».
Rivolgiamo le ultime domande al signor Rispo, che con coraggio ha scelto di passare dal settore edilizio a quello alimentare. Com’è partita la svolta?
«E’ nata in conseguenza alla crisi economica esplosa in questi anni. Abbiamo pensato di passare al settore alimentare perché è quello che più di tutti, nonostante la crisi, sta andando avanti».
Com’è la vita dei commercianti a piazza Nazionale?
«E’ un lavoro molto sacrificato, soprattutto per raggiungere un certo livello, ma è abbastanza buona. Stiamo prendendo in gestione uno chalet a Giugliano, come ha già detto mio figlio, vincendo una gara d’appalto, che verso marzo aprirà i battenti mettendoci tutto il nostro massimo impegno. Per queste festività natalizie ci aspettiamo e ci auguriamo che sia buono, felice e proficuo per tutti».
Oggi conviene agli imprenditori investire su Napoli?
«Si, conviene investire e bisogna investire, però bisogna sempre partire in prima persona, perché se un imprenditore non crede in quel progetto non sarà mai vincente».